A SCUOLA DAI GRANDI – ROBERTO COSTANTINI COMPLICE L’INSONNIA DA INGEGNERE A SCRITTORE NOIR DI SUCCESSO

 

ROBERTO COSTANTINI

COMPLICE L’INSONNIA, DA INGEGNERE A SCRITTORE NOIR DI SUCCESSO

Ha dato vita al  commissario “più originale, inafferrabile, detestabile e amabile nel panorama della letteratura italiana contemporanea” (Antonio D’Orrico). Senza mai nascondere l’intenzione di raccontare, attraverso i suoi personaggi, una   storia collettiva, quella  italiana complessa, controversa e piena di lati oscuri che va dagli Anni 60 a oggi. E per farlo ha scelto il genere noir, dove può confrontare i sentimenti privati, l’amore, l’odio, l’amicizia, con eventi collettivi di segno opposto.

Lo abbiamo intervistato per strappargli qualche segreto.

1)    Quali consigli darebbe a chi vuole scrivere gialli o noir ?

Di ricordarsi sempre che sono le emozioni a restare nella mente, non le trame. Le emozioni nascono da personaggi complessi, mai solo buoni o solo cattivi

2)    Come trova gli spunti e le idee per le sue storie?

Nella realtà quotidiana per le trame, nella fantasia per i personaggi

3)    Quanto è importante documentarsi?

Dipende da ciò che si scrive. Nel noir molto

4)    Inizia il romanzo solo se ha una scaletta ben definita  o scrive di getto?

Non si può scrivere di getto qualcosa in cui ciò che accade a pagina 300 è collegato a pagina 3

5)    Parte da un personaggio o da una situazione?

Vedi punto 1, sempre dai personaggi

6)    Quando scrive ha in mente un preciso target di lettori?

No

7)    Quanto conta l’ambientazione?

Nel noir molto, nel giallo classico poco

8)    A suo avviso è importante seminare indizi che permettano al lettore di arrivare da solo alla soluzione?

Sì, perché una parte dei lettori compra un giallo con l'aspettativa di poter capire da solo l'assassino

9)    Il colpevole deve essere un personaggio che ha una rilevanza nella storia?

Certamente sì, altrimenti non c'è emozione ma solo intelletto

10) Le doti che deve avere uno scrittore di gialli/noir

Organizzazione e fantasia che di solito non vanno di pari passo