A SCUOLA DAI GRANDI – HENNING MANKELL Una saga dell’inquietudine del grande Nord

HENNING MANKELL

UNA SAGA DELL’INQUIETUDINE DEL GRANDE NORD

 

È  tra gli scrittori svedesi più tradotti al mondo: una trentina di libri per oltre 40 milioni di copie vendute in 40 lingue. Lo conosciamo soprattutto per la serie del commissario Wallander, indimenticabile figura della moderna crime fiction, un antieroe tormentato alle soglie della pensione, malato di diabete, con un carattere ruvido e disincantato ma al tempo stesso assetato di giustizia. Wallander è stato anche protagonista di tre serie tv, due svedesi e una anglo svedese, in quest’ultima è stato interpretato da Kenneth Branagh.

In un’intervista rilasciata al “Teleghaph” Mankell  rivela alcuni interessanti elementi fondanti del suo metodo di scrittura. Eccoli.

#1 Non è detto che un buon romanzo debba essere scritto partendo dall'inizio.

Infatti era sua abitudine iniziare a scrivere un romanzo partendo dalla fine e quindi fare un viaggio a ritroso dall'ultimo capitolo fino al primo.
#2 È importante rendere i libri divertenti ed emozionanti.

A suo avviso il lettore è attratto inizialmente dalle trame e dalle azioni, ma poi deve rimanere affascinato dalle lezioni, dalla sostanza.

#3 Sicuramente è più interessante scrivere di qualcuno che non ti piace piuttosto che di un personaggio che ami.

Mankell sosteneva che fosse più difficile trovare qualcosa da far dire a un protagonista che stimi piuttosto che ad uno che non apprezzi.

#4 Non scriverei mai una crime story fine a se stessa, perché voglio parlare della società in cui viviamo.

Lo scrittore era più interessato ai processi mentali di Wallander, ai problemi della morale e della responsabilità personale piuttosto che all’action vera e propria.

#5 Per scrivere occorre lasciarsi influenzare dai propri sogni e dai dialoghi che avvengono all'interno di essi.

Quando questo non è possibile, affermava, bisogna prendere spunto dalle conversazioni che si ascoltano di nascosto per  raccogliere  materiale da utilizzare nella stesura di un romanzo.

#6 La stesura di un testo richiede duro lavoro.

Lo scrittore ha ammesso di riscrivere ogni suo libro almeno 15 volte prima di ritenersi soddisfatto.

#7 Gli esseri umani sono nati con due orecchie e una lingua, ovviamente perché dobbiamo ascoltare il doppio rispetto a quanto parliamo.

Questa frase, infine, riassume la sua poetica e il suo atteggiamento nella vita: l’ascolto dell’altro viene prima di tutto ed è anche alla base della costruzione di una storia forte, valida e motivata.